STAFFETTA ALLA MILANO MARATHON 2019 : IL MIO RITORNO ALLA CORSA!
Avevo smesso di correre diversi anni fa per via della distonia, una malattia rara che non mi consentiva più di avere il pieno controllo della mia gamba destra. Poi, dopo un lunghissimo percorso terapeutico, ho cominciato a vedere la luce in fondo al tunnel: ho ripreso il controllo della mia gamba destra e gradualmente sono ritornato sulle mie amate strade garganiche alternando la corsa al cammino. E questo per me rappresentava già un grandissimo risultato, un sogno che si avverava.
Ma le sfide non erano ancora finite. Volevo tornare a correre alla “Milano Marathon”, una gara di cui conservavo un bellissimo ricordo e tante emozioni. Nonostante i tanti dubbi e le incertezze (non solo fisiche), ho deciso di iscrivermi alla gara di staffetta della Maratona di Milano, una partecipazione sostenuta anche dall’Associazione Italiana per la Ricerca sulla Distonia (ARD) e dalla sua presidentessa Flavia Cogliati.
È stata anche la prima maratona a staffetta della mia vita. Ho voluto esserci ad ogni costo e mi sono allenato per settimane, partendo quasi da zero. Maglietta blu nuova e scintillante dell’ARD, presentata al pubblico per l’occasione. Ultimo frazionista di una squadra insolita quanto affiatata, soprattutto per il messaggio che volevamo trasmettere con questa partecipazione. Ho dato il cambio a Francesca al 30° km e, braccialetto al polso, mi sono avviato per i lunghi e bellissimi viali di Milano, con qualche timore ma con la certezza che alla fine ce l’avrei fatta ad arrivare fino in fondo.
La gara è stata esattamente come la immaginavo. Tratti di corsa intervallati da brevi camminate, ma con un ritmo corsa che non riscontravo da molto tempo. Evidentemente il clima competitivo ma non stressante, fatto di scenari urbani a me familiari (i viali milanesi, l’Arco della Pace, il Parco Sempione, ecc.), di musica dal vivo e dall’etere (RDS), dell’affetto del pubblico sempre numeroso nonostante la pioggia, della presenza discreta e attenta dei tanti i volontari, mi hanno dato la forza di andare oltre i miei limiti.
È stato un ritorno alle competizioni che non dimenticherò per tutto il resto della mia vita: una vera e propria rinascita alla corsa e più in generale allo sport. La forza di volontà e la passione per la corsa e per la vita mi hanno portato fino al traguardo di Porta Venezia, che ho tagliato insieme ai miei tre compagni di avventura fra saluti ed applausi del pubblico e degli atleti presenti. Ad aspettarmi al di là delle transenne mio figlio Antonio, che mi ha accompagnato e supportato in questa bellissima avventura. Tutti insieme poi abbiamo partecipato alla festa finale presso lo stand dell’ARD, immortalando il momento con le foto di rito. Un’emozione unica!
Le sfide cominciano dove nascono i sogni. E a volte questi si avverano.
Sogni dolci, ricordi indelebili, esperienze da non dimenticare, soprattutto perché li ho potuti condividere con dei nuovi compagni di avventura. E un messaggio per tutti: mai arrendersi di fronte alle difficoltà. Con l’amore di chi ti sta vicino, con le terapie e la competenza dei sanitari che ti prendono in cura, con il benessere psicofisico che solo l’attività sportiva sa infondere, con la gioia e l’entusiasmo che il mondo dello sport sa trasmettere, anche gli ostacoli che ti sembrano insormontabili possono essere affrontati e superati.
E non finisce qui! L’anno prossimo conto di essere nuovamente ai nastri di partenza della Staffetta alla “Milano Marathon”, un tipo di gara che, esaltando lo spirito di squadra, ti fa vivere emozioni irripetibili.
Mai smettere di sognare, perché INSIEME SI PUÒ!!!
Giuseppe Grossi ( nella foto con cappellino giallo )
Al centro Giuseppe Grossi, ultima a sinistra la Presidente Flavia Cogliati